L’IMPIANTO COCLEARE
1.microfono 2. trasmettitore 3. ricevitore 4. elettrodi.
Ma la risposta deve essere articolata perché nella successione sequenziale citata manca il secondo componente principale che è il processore vocalico esterno posto dopo il microfono. L’impianto cocleare è infatti costituito da un apparato elettronico formato da due parti: una esterna ed un’altra interna. Le parti esterne sono, nell’ordine, il 1) microfono, simile a quello delle protesi acustiche che capta i suoni e li invia al secondo componente 2) che è il processore vocalico anche chiamato elaboratore del linguaggio. Tale processore vocalico o elaboratore del linguaggio esterno è un piccolo computer che trasforma le onde sonore in un codice sonoro speciale per aiutare a sentire il soggetto sordo, filtrando, analizzando, digitalizzando e codificando il suono. Tale elaboratore- processore può essere di due tipi: a scatola, cioè più voluminoso, oppure tipo simile esternamente ad una protesi retroauricolare, quindi installata dietro l’orecchio. L’elaboratore-processore riceve i messaggi dal microfono e converte le onde ricevute in un codice sonoro che invia a sua volta al terzo componente 3) delle parti esterne dell’
impianto cocleare che è il trasmettitore a bobina a forma rotonda di disco. Il trasmettitore invia, tramite un segnale radiofonico a modulazione di frequenza (FM), i segnali al ricevitore interno. Il trasmettitore aderisce alla pelle dietro l’orecchio attraverso un magnete che si accoppia con quello del quarto 4) componente dell’
impianto cocleare costituito dal ricevitore-stimolatore o decodificatore che è il primo componente della parte interna dell’
impianto stesso. Tale ricevitore interno è ubicato in un contenitore biocompatibile, impiantato sotto la cute e dietro l’orecchio del paziente sordo e contiene un magnete che si accoppia, come detto prima, al magnete del trasmettitore esterno. Il decodificatore o ricevitore- stimolatore trasmette il codice sonoro agli elettrodi, che sono il quinto 5) componente dell’impianto cocleare (il secondo della parte interna). Gli elettrodi intracocleari trasmettono il messaggio sonoro in codice al nervo uditivo. Essi forniscono una stimolazione elettrica alle fibre nervose integre della coclea nel cui fluido è inserito un cavetto che collega gli elettrodi al ricevitore. Il nervo uditivo a sua volta trasmette il messaggio al cervello dell’ipoacusico. Il chirurgo attua l’intervento per l’installazione dell’impianto cocleare ed inserisce gli elettrodi dentro la coclea, posizionando il decodificatore (o ricevitore-stimolatore) nell’osso dietro l’orecchio. Circa un mese dopo l’intervento le parti interne dell’impianto coclearie sono pronte all’uso ed in ospedale si collegano a quelle esterne. L’audiologo, sotto stretta supervisione di un ingegnere, userà un computer per avviare l’impianto cocleare e l’elaboratore del linguaggio (o processore vocalico esterno) viene collegato al computer in dotazione all’audiologo. Ogni singolo elettrodo intracocleare emette
un suono diverso e trasmette un suono diverso al nervo acustico. All’
inizio dell’utilizzo dell’impianto cocleare non sarà semplice per il paziente riconoscere la differenza tra i diversi suoni. Questo è dovuto al fatto che il nervo uditivo del paziente ipoacusico profondo soggetto all’impianto non ha mai imparato o si è dimenticato come ascoltare i diversi suoni. Il sistema di un impianto cocleare funziona così, in sintesi, alla stregua di uno schema classico degli apparecchi: 1) il microfono ascolta e capta i suoni dell’ambiente circostante; 2) l’
elaboratore-processore vocalico esterno riceve i messaggi dal microfono e converte il messaggio nel codice di suoni del linguaggio inviando il codice stesso al trasmettitore; 3) il trasmettitore rotondo invia e trasmette appunto il codice sonoro alle parti interne dell’impianto coclearie; 4) il ricevitore-stimolatore-decodificatore riceve il suono e trasmette a sua volta il codice sonoro agli elettrodi all’interno della coclea; 5) gli elettrodi trasmettono il messaggio sonoro in codice al nervo acustico; 6) il nervo uditivo trasmette il messaggio al cervello.